Sulle Nuvole
Superate le zone antropizzate, viaggio su strade di campagna alla ricerca di una frontiera. Avevo voglia di allontanarmi da tutto, in quello strano periodo della mia vita in cui non sapevo più cosa volessi realmente essere. Sono in direzione Volterra, verso i colli senesi. Luoghi che non ho mai visitato. Grandi spazi per respirare. Il cielo è plumbeo ma l’aria è tiepida. Il rombo di due motori irrompe da lontano. Fermo l’auto e scatto delle foto. Sono due biplani di un altra era che mi oltrepassano, lasciando libera l’inquadratura verso le nuvole. Mi chiedo da dove arrivino, visto che fino ad ora, non ho incontrato nessuno per chilometri. Risalgo in auto e proseguo finché non mi ritrovo ai margini di un campo volo dove stazionano aeroplani di ogni tipo. Parlando con qualcuno vengo a sapere che è una manifestazione aerea che si svolge ogni anno, ma che spesso cambia luogo. Comincio a scattare qualche foto con la mia nikon ai velivoli a terra . Sin da bambino mio Padre, grande appassionato di Aeronautica, mi portava con se durante le gare aeree che si svolgevano presso l’aeroporto Boccadifalco di Palermo. Io rimanevo incantato nel vedere quelle architetture volanti, compiere folli e veloci acrobazie nel cielo. Lassù adesso c’é un uomo che osa sfidare la gravità. Mi ritrovo a fotografare il volto di qualche pilota. Facce d’aquila penso tra me e me, nati per volare, il loro sguardo è aguzzo e possente . E’ tempo di muovermi e chiedo ad un meccanico di una certa età che sta lavorando al motore di un aereoplano, la strada per Volterra. Il vecchio uomo mi osserva, poi mi risponde che quando avrò trovato l’Anello di Staccioli, sarò arrivato a destinazione. Da ignorante chiedo cosa sia questo anello, ma mi viene risposto che quando lo vedrò, lo riconoscerò. Riprendo il viaggio lasciandomi alle spalle i rumori dei potenti motori aerei e i cieli oscuri